Perché si celebra ogni anno in un giorno diverso e cosa c’entrano conigli e uova di cioccolato
La Pasqua è la festività più importante del calendario cristiano: secondo la tradizione celebra la resurrezione di Gesù Cristo, e nel tempo è diventata festa e giorno di riposo anche per i non credenti.
La Pasqua si festeggia di domenica perché nei Vangeli è scritto che il sepolcro vuoto di Gesù Cristo venne scoperto il giorno successivo al sabato. La data tuttavia cambia di anno in anno per via del fatto che da quasi 1700 anni per calcolare il giorno esatto di festa si tiene conto del calendario lunare: per la Chiesa, la Pasqua si festeggia la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, che può capitare in diversi giorni del calendario solare (cioè quello che usiamo oggi).
1. Cosa si racconta nei Vangeli?
La resurrezione di Gesù è l’evento centrale della narrazione dei Vangeli e degli altri testi del Nuovo Testamento, fondamentali per i cristiani. Secondo questi testi, il terzo giorno dalla morte per crocifissione, Gesù risorse lasciando il sepolcro vuoto: inizialmente apparve ad alcune fedeli e in un secondo momento anche ad altri apostoli e discepoli
2. Come si è arrivati alla Pasqua?
Nel Vangelo di Giovanni c’è scritto che la morte di Gesù avvenne il 14 di Nisan (il mese ebraico a cavallo fra marzo e aprile), il giorno in cui gli ebrei celebrano la liberazione dall’Egitto e che si festeggia durante il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. È la cosiddetta “Pasqua ebraica”, o Pesach, che diventò anche il giorno in cui le prime comunità cristiane cominciarono a festeggiare la resurrezione di Gesù.
3. Chi la festeggia?
Poiché la credenza nella resurrezione di Gesù è alla base di tutte le confessioni cristiane, la Pasqua viene rispettata anche dai mormoni o dagli ortodossi, sebbene con qualche variazione. Questi ultimi per esempio la festeggiano in una data diversa poiché seguono ancora il calendario giuliano, entrato in vigore nel 46 a.C. grazie a Giulio Cesare. Anche per gli ortodossi la Pasqua si celebra la domenica che segue il giorno in cui si verifica la luna piena a partire dall’equinozio di primavera, che anche loro fissano il 21 marzo.
4. Perché è la festività più importante per i cattolici?
In breve la Pasqua è più importante del Natale perché i cristiani ritengono più importante la resurrezione di Gesù piuttosto che la sua nascita. La resurrezione di Gesù è infatti uno dei punti chiave della fede cristiana: per la Chiesa cattolica, ad esempio, chi ritiene che Gesù non sia risorto non può essere considerato un credente. Il Natale ha maggiore successo “culturale” perché ha avuto la fortuna di saldarsi a una consuetudine pagana già esistente: quella di dare regali ai bambini, attestata in Germania prima dell’introduzione del Cristianesimo e poi attribuita a San Nicola.
5. Perché si regalano uova di cioccolato?
Per ricordare il sangue di Gesù Cristo, durante la Pasqua i primi cristiani usavano pitturare le uova di rosso e decorarle con croci o altri simboli, una tradizione che dura ancora oggi nei paesi ortodossi e cristiano-orientali. Per loro la simbologia dell’uovo era abbastanza evidente: dall’uovo nasce la vita, che a sua volta veniva associata con la rinascita di Gesù e quindi con la Pasqua. Secondo alcuni studi la tradizione delle uova pasquali venne però rafforzata dalle indicazioni seguite in quaresima, cioè il periodo di quaranta giorni prima della Pasqua nel quale i cattolici sono invitati alla penitenza e ad alcuni giorni di digiuno.
In quaresima è vietato mangiare carne e inizialmente era vietato mangiare anche le uova, com’è tuttora nelle chiese cristiane orientali. Il problema è che era difficile costringere le galline a non deporre uova: dalla necessità di farci qualcosa del surplus di uova che non si potevano mangiare, sarebbe così nata la tradizione di bollirle fino a farle diventare dure, per poi dipingerle con colori sacri e simbolici.
6. E i conigli cosa c’entrano?
Oggi il coniglio è il simbolo più diffuso della Pasqua assieme all’uovo di cioccolato. Non è chiaro per quale motivo negli anni sia stato associato a una festività cristiana, anche perché nel Vangelo non c’è traccia di conigli, che non erano nemmeno stati adottati come simbolo dalle prime comunità cristiane. Sembra piuttosto che il coniglio fosse considerato un simbolo di fertilità nell’antichità, e che quindi fosse legato all’arrivo della primavera e alle festività pagane ad essa collegate. Visto che tradizionalmente la Pasqua si celebra fra marzo e aprile, a un certo punto il coniglio è passato a essere adottato anche come simbolo pasquale.