La Domenica delle Palme è una celebrazione religiosa molto sentita, che si celebra a una settimana esatta della Pasqua. Si tratta di una solennità molto importante, perché dà il via ai riti della Settimana Santa, i sette giorni che precedono la Pasqua e che coincidono con gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù, dal suo ingresso “trionfale” a Gerusalemme, fino alla sua crocifissione, morte e resurrezione.
Nel 2025 la Domenica delle Palme si celebra il 13 aprile, dal momento che Pasqua cade il 20 aprile. Seguendo quest’ultima celebrazione, anche la Domenica delle Palme è una festa a data mobile, che cambia, cioè, ogni anno.
Qual è il significato di questa celebrazione, da cosa trae origine e quali sono i riti che vengono tramandati?
La Domenica delle Palme ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme: si narra che il figlio di Dio sia stato accolto da una folla acclamante, che agitava rami di palma al suo passaggio e stendeva mantelli per terra. Questa storia è raccontata in tutti e quattro i Vangeli Canonici: Matteo 21, Marco 11, Luca 19 e Giovanni 12.
Si chiama Domenica delle Palme proprio per i rami di questa pianta usati per accogliere Cristo come un re. Per i popoli mediorientali le palme sono simbolo di pace, regalità, vittoria.
Le celebrazioni della giornata prevedono la benedizione dei rami di palma e di ulivo, pianta utilizzata in quei Paesi di tradizione cristiana dove le palme ai tempi dei primi cristiani non crescevano. Anche questa pianta tipica del nostro Paese indica la pace, come le palme, ma anche l’accoglienza. I ramoscelli di ulivo si portano poi nelle case e si conservano fino all’anno successivo, per proteggere le famiglie e come simbolo di buon auspicio.
Nelle chiese si organizzano processioni per ricordare l’ingresso di Gesù a Gerusalemme e di solito si leggono a più voci le pagine del Vangelo dedicate a questo racconto, con il sacerdote che legge le parti di discorso attribuite al Cristo. Il colore liturgico della giornata è il rosso: simboleggia non solo la regalità del figlio di Dio, ma anche il sangue, preannunciando la Passione di Cristo che sarà al centro di tutti i riti della Settimana Santa. (Corriere dello sport)