Salerno ha celebrato l’80esimo anniversario della Liberazione con una cerimonia che si è svolta in più tappe a partire da Piazza Vittorio Veneto con gli onori ai caduti e deposizione delle corone d’alloro al Monumento ai Caduti e alla lapide del partigiano Ugo Stanzione, fino ad arrivare dinanzi il Palazzo della Provincia con la deposizione di una corona d’alloro da parte delle autorità e delle associazioni partigiane ai piedi della lapide che ricorda le Medaglie d’Oro della Resistenza.
“Con questa celebrazione – ha spiegato il prefetto di Salerno, Francesco Esposito – oggi intendiamo far rivivere le sensazioni che provarono i nostri padri, i nostri nonni, quando riconquistarono a caro prezzo libertà e pace perdute e tanto a lungo desiderate.
Io credo che questo sia l’unico modo per apprezzare fino in fondo e per comprendere il valore di questi beni.
E soprattutto per attribuire un significato profondo agli ideali di libertà, di giustizia, di solidarietà, che non possono essere dati per scontati, ma che vanno giorno dopo giorno riaffermati e consolidati con l’impegno quotidiano. In questo momento ci soccorrono anche le parole del Sommo Pontefice, scomparso pochi giorni fa, che lungo tutto il suo pontificato ci ha ricordato quanto sia importante la pace, dicendo che la guerra, prima che arrivi al confine, va estirpata dai nostri cuori. Ecco, io penso che questo sia un messaggio significativo da tenere presente e custodire tutti i giorni per continuare a sperare e a promuovere un mondo di pace”.
Tra gli altri, è intervenuta la vicesindaca del Comune di Salerno, Paky Memoli che ha detto, rivolgendosi idealmente ai giovani presenti, “a loro consegniamo la democrazia. 80 anni fa, finalmente, abbiamo raggiunto la libertà. Questa libertà non deve essere solamente custodita, ma deve essere anche amata dai giovani. Le nuove generazioni devono capire che loro oggi hanno la libertà perché tanti anni fa tante persone sono morte per questa libertà. E soprattutto dobbiamo promuovere nel mondo la pace, perché senza la pace non c’è libertà”.
Tra le tante bandiere, quella italiana, quelle delle sigle sindacali presenti, dell’Arci, al corteo e durante i discorsi istituzionali sventolavano anche le bandiere della Palestina e dell’Ucraina. Da Piazza Vittorio Veneto, per le strade cittadine, si è dipanato un corteo composto principalmente da studenti e giovani che avanzavano con uno striscione con la scritta “Salerno Antifascista”. (ANSA)
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